Presentazione a Roma de Il diritto di apprendere, di Anna Monia Alfieri, Marco Grumo e Maria Chiara Parola

Basta poco per apprendere

Basta poco…per APPRENDERE!
Presentazione a Roma del saggio Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato
di Anna Monia Alfieri, Marco Grumo e Maria Chiara Parola
15 giugno presso la Sala Umanistica della Biblioteca Universitaria Alessandrina – MIBACT – Rettorato IV piano
“Sapienza” Università di Roma – Piazzale Aldo Moro, 5

Sen. Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Maddalena Gissi, Segretario Nazionale di CISL Scuola
Pasquale Pazienza, Università di Foggia
Antonio Rinaldi, blog Scenarieconomici.it
Anna Monia Alfieri, Istituto di Cultura e Lingue Marcelline
Marco Grumo, Università Cattolica di Milano
Maria Chiara Parola, genitore ed esperta di scuola

È in programma mercoledì 15 giugno a Roma la presentazione del saggio Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato di Anna Monia Alfieri, Marco Grumo e Maria Chiara Parola (ore 11.00, Sala Umanistica della Biblioteca Universitaria Alessandrina, “Sapienza” Università di Roma, Piazzale Aldo Moro 5, ingresso libero fino a esaurimento posti).

Il saggio propone il riconoscimento della libertà di scelta educativa della famiglia affiancato a un reale e sensibile risparmio per le casse dello Stato, elemento non trascurabile in epoca di spending review. Autore della Prefazione è il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, On.le Senatrice Stefania Giannini che riconosce agli autori “di aver contribuito, con la loro testimonianza, al dibattito sulla scuola e sul valore dell’educazione nella società moderna”.

L’iniziativa vedrà l’intervento del Ministro Stefania Giannini, di Maddalena Gissi, Segretario Nazionale di CISL Scuola, di Pasquale Pazienza, Docente di Politica Economica nell’Università di Foggia, e di Antonio Rinaldi, del blog Scenarieconomici.it. Non mancherà il contributo dei co-autori de Il Diritto di Apprendere, Anna Monia Alfieri, Legale rappresentante dell’Istituto di Cultura e Lingue Marcelline, Marco Grumo, Docente di economia presso l’Università Cattolica di Milano, Maria Chiara Parola, genitore ed esperta di scuola. Modera l’incontro Marco Esposito, giornalista de “Il Mattino”.

L’iniziativa, che sarà aperta da indirizzi di saluto di Eugenio Gaudio, Rettore della “Sapienza” Università di Roma, di Daniela Fugaro, Direttore della Biblioteca Universitaria Alessandrina, e di Fabrizio Azzolini, Presidente nazionale AGE-Associazione Italiana Genitori, è promossa dal blog #ilpopolodelleSCUOLE, in collaborazione con AGE – Associazione Italiana Genitori, e rappresenta una tappa importante del tour di presentazione del saggio in tutta Italia.

Roma, 15 giugno, ore 11.00, presso
Sala Umanistica della Biblioteca Universitaria Alessandrina – MIBACT –
Rettorato IV piano – “Sapienza” Università di Roma
Piazzale Aldo Moro 5, Roma
Considerata l’importanza dell’evento, si chiede di estendere l’invito di partecipazione a tre membri della Sua organizzazione.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. Si prega di dare un cortese cenno di adesione, entro il 01/06/2016, inviando un’e-mail all’indirizzo ilpopolodellescuole@gmail.com
Per maggiori informazioni si vedano il Comunicato stampa, la locandina e la newsletter in allegato.

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COMUNICATO STAMPA PDF

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Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato, volume a cura di Alfieri Anna M.; Grumo Marco; Parola M. Chiara – Giappichelli Editore, Torino, 2015.

GLI INTERVENTI DEGLI AUTORI: http://www.fidaelombardia.it/Objects/Pagina.asp?ID=1040

IL COSTO STANDARD DI SOSTENIBILITA’:
http://www.fidaelombardia.it/Resource/Ilcostostandarddisostenibilitprof.Grumo.pdf

foto autori“Per la prima volta nella storia proprio quando nel 2014 l’Europa invita gli stati membri a rivedere il finanziamento del sistema scolastico arriviamo noi”. E’ cosi che Anna Monia Alfieri, Marco Grumo e Maria Chiara Parola presentano il loro nuovo saggio “Il diritto di apprendere. Nuove linee di investimento per un sistema integrato”, edito da Giappichelli. Il volume, che vanta una prefazione del Ministro dell’Istruzione Università Formazione e Ricerca, On.le Senatrice Stefania Giannini.
Gli autori – decisamente audaci sul tema – con dovizia di dati e fonti controllabili e realistici – arrivano a formulare una proposta innovativa, perché sia realizzato in factis, anche in Italia come nel resto dell’Europa, il diritto alla libertà di scelta educativa: la chiave di volta è il costo standard di sostenibilità per allievo. Il lettore avrà modo di confrontarsi con un ampio apparato di dati incontrovertibili e di tabelle riassuntive che mostrano come, allo stato attuale dei fatti, semplicemente iscrivendo a bilancio tutte le spese prevedibili dell’attività scolastica e gestendole in un quadro unitario e rigoroso in ordine agli sprechi, è possibile riequilibrare i costi – senza mai cedere sulla qualità del servizio – per consentire il riconoscimento della libertà di scelta educativa della famiglia parallelamente ad un sensibile risparmio per le casse dello Stato, elemento non trascurabile, in epoca di spending review.

Si consiglia anche la lettura di: La buona scuola pubblica per tutti. Statale e paritaria, di Anna M. Alfieri – M. Chiara Parola – Miranda Moltedo, pubblicato da Edizioni Giuseppe Laterza

LaBuonaScuolaPubblicaChi leggerà questo libro sulla scuola?
Non chi e troppo stanco ne chi e troppo riposato. Non chi “ce l’ha su” con mezzo mondo ma nemmeno chi vive sulle nuvole. Non chi si dispera, ma nemmeno chi si illude.
E quando lo leggera, chi lo leggera?
Non e il libro della buonanotte, e nemmeno il libro della prima colazione.
E’ il libro di chi ha i piedi per terra, di chi pensa, di chi ragiona. E magari e anche il libro di chi si arrabbia un po’.
E’ il libro di chi ha figli e di chi li avra; ed e anche il libro di chi ha e avra nipoti.
Chi non ha figli non potra ignorarlo: sicuramente e il libro di chi avra a che fare con le future generazioni di impiegati, operai, avvocati, negozianti, medici, i quali ¡V se avranno studiato in una scuola pubblica buona ¡V lavoreranno in un certo modo. Si va a fondo, a capire, quando e in ballo il destino della societa, cioe quando si tratta della “pelle”.
Dunque e un libro per tutti.
Non riguarda, cioe, solo i genitori dell’86,1% degli alunni che frequentano quasi il 75% delle scuole pubbliche, dette statali; i restanti genitori ¡V e alunni ¡V frequentano ugualmente scuole pubbliche, dette paritarie. Il che non significa private: gli alunni di queste ultime sono meno dell’1 %. A loro magari dedichera un libro qualcun altro, prima o poi.
Il libro non intende aumentare la depressione di chi paga le tasse onestamente: anzi, intende motivarlo. Soprattutto se si trova, il potenziale lettore e contribuente, nella condizione di avere figlio/figli da iscrivere a scuola.
Quale scuola pubblica scegliere per mio figlio? E se ne ho piu di uno la domanda e doppiamente appassionata. Anzitutto devo essere consapevole che mi tocca scegliere, per diritto primordiale, ab ovo, l’educazione dei miei figli. La sceglievano i Greci e i Romani. In Europa, oggi, la scelgono ¡V per diritto costituzionale – tutti i cittadini, poveri e ricchi. Quasi tutti.
Come cittadino italiano, infatti, ho qualche problema, e mi chiedo perche. Il libro risponde.
Il Grillo Parlante faceva memoria a Pinocchio; il libro presente fa memoria al Genitore sulla realta del Sistema Nazionale di Istruzione: da dieci anni e composto da Scuole Pubbliche, Statali e Paritarie, per la legge 62/2000, a firma dell’allora ministro Luigi Berlinguer, suo malgrado risultata una legge oggettivamente zoppa: dice e disdice, libera e costringe. Soprattutto, illude il genitore di poter scegliere la buona scuola per il proprio figlio: nel sistema Nazionale di Istruzione, invece, attualmente e libero veramente solo chi puo pagare.
Pubblico e bello, invece, ed e variopinto. Il grigio non deve esistere, soprattutto nel campo della scuola. Ognuna deve avere un’anima, cioe una Mission. Alcuni la chiamano correttamente Piano dell’Offerta Formativa, e goliardicamente POF. Il libro lo spiega.
La consapevolezza, quindi, che pubblico non e ¡V e non puo essere ¡V sinonimo di statale si fa strada nel genitore cittadino e contribuente e anche, a maggior ragione, nel contribuente tout court: come sono spese dallo Stato le mie sudatissime imposte?
Che tipo di alunno viene prodotto dalla scuola pubblica?
Come e gestita e amministrata la mia scuola pubblica, statale e paritaria?
Ma se lo Stato e gestore di una scuola pubblica statale, come puo essere contemporaneamente controllore? Imbarazzante. Ma le Autrici indagano e spiegano.
“Se vogliamo che la scuola funzioni come un efficace motore di uguaglianza e come un fattore di crescita bisogna che si irrobustisca, e per farlo occorre partire da analisi adeguate”. Sagge parole del Presidente della Repubblica all’inaugurazione dell’anno scolastico (21 settembre 2010): le analisi non mancano nel libro; come pure le proposte, i modelli, le ipotesi di lavoro, le critiche, gli elogi alla buona scuola pubblica, statale e paritaria.
E si apre il sano confronto tra scuole pubbliche, statali o paritarie non importa, come afferma il ministro Gelmini. La partita si gioca sulla qualita, ma questo potra essere vero solo quando i Genitori, ministro in testa, potranno veramente sventolare il loro voucher, la carta vincente per tutti, da consegnare alla scuola certificata, controllata, sicura, organizzata, la cui gestione ¡V pubblica (Regioni, Comuni, Provincie) o privata (Enti culturali, organizzazioni non profit) – sappia meritare la fiducia del cittadino e dello Stato controllore e garante. Non gestore.
O per amore o per forza: prima che il sistema scoppi occorre una forma di accreditamento.
I cittadini contribuenti osservano e tra questi:
i Genitori contribuenti sperano;
le Autrici (una mamma, una dirigente, la legale rappresentante di una scuola pubblica paritaria) spiegano;
le buone scuole pubbliche a gestione statale (al tavolo dei relatori, nel giorno della presentazione del libro – il 22 ottobre 2010, a Milano in piazza Tommaseo 1 – siedera la dirigente di una buona scuola pubblica statale) scalpitano;
le associazioni genitori delle buone scuole pubbliche paritarie, AGeSC in testa, fremono: di fronte a un diritto come quello della scuola pubblica paritaria assicurato (con la L.62/2000) e negato (di fatto), e in aggiunta pagato, con i contributi al funzionamento delle scuole, dalle Famiglie a beneficio dello Stato, occorrono nervi saldi e una buona dose di autocontrollo…
“La liberta di istituire scuole e l’equipollenza di trattamento degli alunni sono aspetti fondamentali dell’istituzione in uno Stato democratico e laico” (Luigi Berlinguer).
Perche questo si compia, e valsa la pena scrivere un libro.
Magari non sara l’ultimo!
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Interviste
Presentazioni

anna monia alfieri

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Il Diritto di Apprendere – presentazione del libro all’Università di Foggia – 27/4/2016.

Parte 1

Parte 2

Parte 3

INTERVISTE POST CONVEGNO

RESOCONTO INCONTRO

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Di seguito vi proponiamo un video che ci ha segnalato suor Anna Monia Alfieri, realizzato dall’Associazione Mariapaola Albertario, che racconta il sistema scolastico in solo 5 minuti: